Ricercatori del Kentucky utilizzano la realtà virtuale per rivoluzionare il trattamento dei disturbi alimentari.

Ricercatori del Kentucky utilizzano la realtà virtuale per rivoluzionare il trattamento dei disturbi alimentari.

Ricercatori del Kentucky utilizzano la realtà virtuale per rivoluzionare il trattamento dei disturbi alimentari.

I ricercatori del Kentucky presso l’Università di Louisville stanno guidando un approccio innovativo al trattamento dei disturbi alimentari attraverso l’utilizzo della tecnologia della realtà virtuale (VR). Con una sovvenzione di $125.000 dalla National Eating Disorders Association (NEDA), questi ricercatori hanno l’obiettivo di espandere e perfezionare il loro trattamento VR, che ha mostrato risultati promettenti nell’aiutare i pazienti a superare le proprie paure e riprendere il controllo della propria vita.

Secondo la NEDA, circa il 9% degli americani lotta con disturbi alimentari, con le ragazze essendo più suscettibili. La pandemia di COVID-19 ha solo exacerbato la diffusione di questi disturbi, rendendo le opzioni di trattamento efficaci più cruciali che mai.

Il trattamento di realtà virtuale funziona permettendo ai pazienti di affrontare le proprie paure legate all’assunzione di cibo e all’aumento di peso in un ambiente sicuro e controllato. Attraverso simulazioni, gli individui possono gradualmente esporre se stessi a situazioni che scatenano le loro ansie, aiutandoli a costruire resilienza e superare queste paure debilitanti.

La Dott.ssa Christina Ralph-Nearman, ricercatrice e co-inventrice della tecnologia VR, sottolinea l’efficacia del trattamento di esposizione nel dare potere ai pazienti di riconquistare le proprie vite. Afferma: “La nostra simulazione virtuale permette alle persone di farlo in modo sicuro.”

A capo di questa ricerca innovativa c’è la Dott.ssa Cheri Levinson, direttrice dell’Eating Anxiety Treatment (EAT) Lab di Louisville. Attualmente è coinvolta in vari progetti volti a affrontare e trattare i disturbi alimentari. Infatti, la Dott.ssa Levinson e il suo team hanno recentemente ottenuto una significativa sovvenzione di $11,5 milioni dai National Institutes of Health per studiare ulteriori opzioni di trattamento.

La Dott.ssa Levinson immagina di usare questi finanziamenti per sviluppare ulteriormente la tecnologia VR, garantendo che sia inclusiva di tutti i tipi di corporatura, dimensioni, etnie, razze e identità di genere. Crede che le opzioni di trattamento e prevenzione debbano essere adattate alle esigenze e esperienze specifiche degli individui, riconoscendo la natura multifattoriale dei disturbi alimentari.

Il potenziale della tecnologia VR nel rivoluzionare il trattamento dei disturbi alimentari è vasto. Con la ricerca in corso e gli sforzi dedicati, i ricercatori del Kentucky aspirano a creare un futuro in cui gli individui possano superare i loro disturbi alimentari e condurre vite soddisfacenti.

The source of the article is from the blog mivalle.net.ar